Volo + 8 notti per un meraviglioso tour nei territori dell’antica Persia, culla di una delle più antiche civiltà del mondo.
Un affascinante viaggio nella splendida, Persia patria di una delle più antiche civiltà del mondo. Visiterete il Museo Nazionale dell’Iran, che ripercorre la storia dell’arte e della cultura iranica per poi recarvi nei siti archeologici degli Achemenidi e dei Sasanidi dove avrete modo di visitare la città sacra di Persepolis, fondata da Dario nel 524 a.C. Raggiungerete poi Pasargade, capitale di Ciro il Grande, fondata nel 600 a. C. Queste e altre affascinanti destinazioni vi attendono in questo viaggio alla ricerca delle radici storiche e culturali di una terra antica e magica, la Persia.
Arrivo a Tehran in tarda serata, accoglienza e trasferimento in hotel, pernottamento.
Colazione in hotel, intera giornata dedicata alla visita di Tehran, popolosa capitale (12 milioni di abitanti) dell’Iran moderno. Situata a 1100 metri di altitudine, alle pendici dei monti Alborz , è la sede del governo nonché il centro delle attività commerciali e imprenditoriali del paese. Dopo il giro della città visiteremo: il Museo Nazionale dell’Iran, che ripercorre la storia dell’arte e della cultura iranica, attraverso reperti archeologici che vanno dal 6000 a.C. fino al periodo islamico. Il Museo del Vetro e della Ceramica, allestito in una elegante palazzina del periodo Quajar, museo nel museo, che ospita una preziosa collezione di vetri e ceramiche, dal II millennio a.C. alla nostra era. Il Museo dei tesori della Persia, prestigioso per i gioielli unici al mondo conservati in una grande cassaforte nei sotterranei della Banca Centrale. Cena e pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione giornata dedicata ai grandi siti archeologici degli Achemenidi e dei Sasanidi: Persepolis, la città sacra fondata da Dario nel 524 a.C. per celebrare il 21 marzo la festa del Nouruz. Lì il Grande Re riceveva le delegazioni dei popoli sottomessi che in lunghe processioni venivano ad offrire doni e tributi. La grande Apadana, la porta di Serse, la sala delle 100 colonne, i delicati bassorilievi, tutto testimonia della grandiosità e splendore di questo sito. Fu data alle fiamme dai soldati di Alessandro nel 330 a.C., Veniva così colpito il cuore pulsante di quella grande civiltà. Si prosegue con la visita al sito Naghsh-e- Rostam, necropoli, luogo di grande suggestione, che conserva le tombe rupestri dei grandi re Achemenidi, e i bassorilievi-manifesto dei re Sasanidi. Ritorno a a Shiraz. Dopo cena visita al Mausoleo di Shah-e Cherag, uno dei più venerati santuari sciiti , sperando di poter accedere all’interno, dove un tripudio di luci e di specchi ci riempirà di meraviglia e rispettosa soggezione. Cena e pernottamento in hotel.
Prima colazione in hotel, partenza per la visita dell’antica città di Persepolis, Patrimonio dell’Umanità UNESCO: la visita al sito archeologico, perfettamente conservato, di questa magnificente città che fu l’eredità più splendida della civiltà achemenide (559-330 a.C.) è uno dei fulcri di ogni viaggio in Iran. Caratteristici sono i bassorilievi che adornano molte delle scale e dei palazzi, fornendo al contempo un compendio visivo di storia antica. Si visiterà poi Necropolis, con le tombe dei più potenti re Achemenidi. Rientro a Shiraz, cena e pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione, con un percorso di 130 chilometri da Shiraz si raggiungerà Pasargade. Visita al sito archeologico, capitale di Ciro il Grande, fu fondata nel 600 a. C. Nasce come un giardino-paradiso, circondato dalle montagne sacre, il famoso Giardino Pensile Persiano, pre-Islamico ispirato a quello che Ahura Mazda ( il Dio Grande ) promette ai fedeli che rispettano i tre principi, fondamentali nella vita sociale secondo il rito antico Zoroastriano, cioè: ” Dire il bene”, “Pensare il bene” e “Fare il bene”. La città è composta da diversi palazzi: delle Udienze, dell` Uomo con le ali, della Residenza, dei Guardiani, il Tempio del fuoco, e poi il famoso Mausoleo di Ciro, Padre della storia, liberatore degli Ebrei di Babilonia e fondatore del primo codice dei diritti del uomo, dell`Uguaglianza, dell`Unità e della Fratellanza. Nel mausoleo di Ciro fu `trovata da Alessandro Magno nel 330 a.C. una tavoletta con su scritto le parole famose: Non conosco chi sei, però passa dalla mia Terra, e non essere geloso per un pugno di terra sul quale dormo, sono io Ciro, Re dei territori vicini e lontani. Si dice che Alessandro per la prima volta nella sua vita divenne triste e pianse. Quindi ordinò di mettere delle guardie per salvare il Grande uomo della storia, fondatore del grande Impero organizzato contro la schiavitù e l`oppressione. Il mausoleo venne costruito con diversi simboli dell`Architettura mondiale dell`epoca. Riprendendo il viaggio sosteremo nella cittadina di Abarkoh, costruita in terra cruda (bio-architettura). Nelle vicinanze, lungo la strada si trova un albero di cipresso molto antico (Vecchio 5000 anni!), visita ad una ghiacciaia costruita e ristrutturata, interamente in terra cruda. Proseguimento verso Yazd, posta a 1230 metri di altitudine ai margini dei deserti Dasht-e-Kavir e Dasht-e-Lut. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Colazione in hotel, a seguire al mattino presto (ore 7:00) inizia la visita di Yazd, cui sarà dedicata l’intera mattinata: importante tappa lungo la via carovaniera percorsa dai mercanti che esportavano le loro sete e i loro tappeti, Yazd fu visitata nel 1272 da Marco Polo, che la descrisse splendente di moschee, storica roccaforte dei seguaci del culto di Zarathustra. Vedremo le Torri del Silenzio, dove venivano adagiati i corpi dei defunti e l’Atash-Kadeh , in cui si conserva il fuoco sacro. La Moschea del Venerdì, dal cui portale, pistach, si slanciano i due minareti più alti dell’Iran. Passeggeremo nella città vecchia, circondata da mura, fra raffinati esempi di case tradizionali. Yazd riserva al visitatore bellissime moschee, monumenti storici del periodo selgiuchide e mongolo (XII – XIV secolo), abitazioni dalla particolare architettura con caratteristiche torri di aerazione o “badgir”, ed il famoso bazar. Nel pomeriggio partenza alla volta di Isfahan (370 km); lungo il percorso, che alterna paesaggi di alte montagne e distese desertiche, si farà sosta a Nain, famosa per la moschea Masjid-i-Jomeh. La parte più antica della moschea risale al X secolo e presenta il caratteristico schema architettonico abbaside, con il cortile centrale circondato da portici, privo di iwan. Magnifico è il mihrab, la nicchia interna decorata rivolta verso la Mecca. Arrivo a Isfahan, gioiello dell’arte safavide, e sistemazione in hotel. Cena, pernottamento.
Prima colazione e partenza per le visite di Isfahan, che occuperanno l’intera giornata. Per secoli crocevia di commerci e carovane, di contaminazioni che hanno dato vita ad una borghesia ricca e colta, Isfahan è una città signorile che incanta per la bellezza dei suoi monumenti; Shah Abbas I (1587-1629) , della dinastia Safavide , la elesse a sua capitale, ne pianificò lo sviluppo e la abbellì fino a farne la perla del Rinascimento persiano. L’arte islamica, sia essa di ispirazione sacra o profana , raggiunge qui esiti insuperati. Si visitano tre importanti dei ponti sul fiume Zayandeh-Rud, il Ponte Sio Se Pol (o delle 33 arcate), il Ponte Khaju (Pol-e-Kaju) e il ponte Shahrestan del periodo sasanide. L’importanza dei ponti di Isfahan non risiede solo nella loro splendida architettura, ma anche nella funzione pratica, sociale e di elevazione spirituale: fungevano infatti da dighe, mercati di frutta e ortaggi di primo mattino, o come luoghi di aggregazione dove, all’ombra di padiglioni dipinti, si sorseggiava il tè sciogliendo in bocca cialde di zucchero d’orzo, o si fumava il narghilè; erano meta di passeggiate la sera, quando l’aria impregnata di freschi vapori anticipava i piaceri del paradiso islamico. Il Padiglione Hasht Behesht (Otto paradisi), piccola meraviglia dell’architettura di corte, consiste in due gruppi di quattro camere ottagonali (gli “otto paradisi”) attorno ad un ottagono centrale abbellito da una magnifica cupola a lanterna. Le stanze superiori e la lanterna conservano in parte i color originali, sfarzosi e scintillanti: l’oro, il rosso, il blu cobalto. La verzura, il gorgoglio dell’acqua e il cinguettio degli uccelli, uniti alla bellezza degli affreschi profani, anticipavano in terra le gioie del paradiso. Il Palazzo delle 40 colonne o Chehel Sotun deriva il suo nome dalle colonne del talar che si riflettono nell’acqua della vasca antistante; è il padiglione dove il re accordava le udienze. È affrescato, secondo una tradizione antica, con pitture che rappresentano eventi storici dell’epoca. Alcune pitture risentono dell’influenza europea, altre mantengono lo stile della miniatura delle corti persiane. La divisione in padiglioni fa parte della tradizione persiana: a differenza dell’architettura europea, che costruiva grandi residenze, in Persia si preferivano vari padiglioni di grandezza moderata inseriti nel contesto di giardini o pardis (da cui “paradiso”), dunque dimore paradisiache create per esaltare la bellezza e il piacere, materializzazione ed umanizzazione del sogno di popolazioni nomadi aduse all’aridità e alla calura del deserto. Si visiterà la straordinaria Moschea del Venerdì (Jamè Masjid), meno appariscente di quella dello Shah, ma più antica, articolata e interessante, di grande splendore. La sua costruzione iniziò alla fine del IX secolo, ma i successivi ampliamenti ne fanno una splendida grammatica dell’architettura sacra persiana di tutti i tempi: le modificazioni architettoniche dovute al mutare delle epoche sono evidenti. Infine una sosta alla Piazza Reale, oggi piazza dell’Imam, per riempirci di stupore e di magia e dedicare il pomeriggio allo shopping. Cena in ristorante, rientro in hotel e pernottamento.
Colazione in hotel, partenza alle ore 7:00 in direzione di Kashan (186 km), , città carovaniera ai margini del deserto del Dasht–e-Kavir. La città vecchia presenta ancora tutte le caratteristiche delle architetture del deserto, qui con una connotazione di grande splendore. A Kashan infatti sono state restaurate le più belle e sontuose residenze private. Lo stile è prevalentemente Quajar, con specchi e vetri colorati, stucchi straordinari, cortili interni, cupole impreziosite da pitture e impeccabili geometrie. Il tutto costruito con quell’ ancestrale sapienza architettonica che, nel rispetto dell’ambiente e con l’uso di materiali coevi, consente di vivere in dimore fresche e ventilate anche nel torrido clima estivo del deserto. Nel pomeriggio visiteremo la dimora splendida casa di Borujedi. la Moschea di Agha Bozorg e il Bagh-e-Fin,o giardino di Fin, disegnato per lo Shah Abbas I, a immagine del paradiso, dove l’acqua scorre limpida e i fusti di alberi sempreverdi si piegano dolcemente al più lieve alito di vento. Prosecuzione del viaggio (circa 270 km), lungo il tragitto breve sosta a Qom, seconda città religiosa dell’Iran dopo Mahshad e sede dell’intellighenzia religiosa sciita. Visita dall’esterno del santuario Hezrat-e-Masumeh, dedicato a Fatima, sorella dell’VIII Imam. Arrivo a Teheran nel tardo pomeriggio; sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
Trasferimento al mattino in aeroporto e partenza per l’Italia
Principali aeroporti italiani